11 ottobre 2017

Aprite gli occhi, imparate anche a diffidare dei mezzi di informazione, imparate a riconoscere il fatto che l'informazione non è verità assoluta, ma nella migliore delle ipotesi una sua rappresentazione resa in buona fede e, infine, imparate a confrontare più fonti per farvi una vostra idea di quel che succede nel mondo.

L’11 ottobre 2017 l’Osservatorio Permanente Giovani-Editori organizza a Firenze un grande evento nel quale il CEO di Apple, Tim Cook, incontra e dialoga con mille studenti provenienti da tutta Italia in rappresentanza della grande comunità di giovani che partecipano al progetto “Il Quotidiano in Classe”. Qui, Andrea Ceccherini, Presidente dell’Osservatorio, si rivolge ai ragazzi e apre l’incontro con queste parole.

 

"Con Tim Cook condividiamo un intero sistema di valori; a partire dall'irrefrenabile voglia di cambiare il mondo. Una voglia che è ben condensata in un giuramento che sono convinto lui conosca a memoria, il giuramento degli indiani d'America. Quel giuramento che compiono quei ragazzi che si avviano a diventare uomini e che si trovano dinanzi a un fuoco con il saggio del villaggio che poggia su di loro un bastone e davanti all'intera comunità dice loro 'Ricordati che il mondo non ti è stato dato in eredità da tuo padre ma in presto dai tuoi figli e devi renderlo un posto migliore di quello che hai trovato'.

Io e Tim Cook siamo legati anche dall'idea che l'educazione sia lo strumento più efficace per fare di questo mondo un mondo migliore e che lavorare sui giovani significhi lavorare sul terreno più fecondo.

Giovani ed educazione sono i due binari su cui ha sempre corso il treno dell'Osservatorio e fatemi dire che se mettete insieme questi valori e ne aggiungete un altro: la centralità della persona, la dignità della persona, la centralità dell'individuo (e la tecnologia solo al suo servizio), trovate il nostro progetto più importante, quello che vi ha portato qui, il Quotidiano in Classe.

È un progetto che nell'epoca delle fake news e della post-verità vi lancia un messaggio, vi dice, non affidatevi unicamente al fact checking per sapere se una notizia è vera o se una notizia è falsa. Ricordatevi che le vere soluzioni, quelle che resistono, sono quelle che partono dal riconoscimento della centralità dell'individuo e, siccome ognuno di noi ha una testa sulle spalle, deve imparare a usarla. Deve imparare a usarla allenando quello spirito critico che domani gli consentirà di essere un cittadino più libero.

E cos'è lo spirito critico? È quel filtro attraverso cui tu vedi il mondo, e tanto più forte quel filtro tanto più domani sarai indipendente. 

Voi lo conoscete molto bene il nostro progetto, perché è il progetto per cui siete qui ed è un progetto che parte da un punto fermo, quello che ogni notizia si può dare diversamente e che mostrarvi in classe col 'Quotidiano in Classe' come tre diversi giornali diano diversamente la stessa notizia è un modo per dirvi 'Aprite gli occhi, magari imparate anche a diffidare dei mezzi di informazione, imparate a riconoscere il fatto che l'informazione non è verità assoluta, ma nella migliore delle ipotesi una sua rappresentazione resa in buona fede e, per l'amor di Dio, imparate a confrontare più fonti per farvi una vostra idea di quel che succede nel mondo'.

Ecco, da questo punto di vista mi fa piacere concludere questo mio messaggio introduttivo. Ricordando le parole di Einstein quando ricordava che 'La mente è come un paracadute, serve solo se si apre'.

Io vi voglio dire, ragazzi, aprite la vostra allenandola anche col nostro 'Quotidiano in Classe', perché mai come in questo tempo ognuno di voi, ognuno di noi, è bombardato da un flusso di informazioni per cui finisce per capirne sempre meno anche quando ne sa sempre di più. E allora in questo tempo è fondamentale esercitare quella bussola individuale che è la mente e che vi aiuterà prima ancora che a navigare nella rete a navigare nella vita.

Grazie a tutti e benvenuti all'Osservatorio!"

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